Differenze tra caldaie a pellet
Oltre alle classiche caldaie a gas o gasolio, si stanno diffondendo le soluzioni a pellet perché permettono una notevole riduzione del costo del riscaldamento, rispetto al gasolio è facile ottenere risparmi del 50-60%.
I prodotti in commercio sono ormai molti e quasi tutti i produttori di stufe hanno in catalogo anche alcune stufe-idro e qualche caldaia. Per orientarsi è bene capire quali possono essere le differenze costruttive che possono incidere sul prezzo.
- SISTEMI DI PULIZIA: Qualunque caldaia a pellet necessita di pulizie frequenti. I modelli più economici e comunque gran parte dei modelli derivati dalle stufe idro, non hanno nessun sistema di pulizia automatico. Il braciere va pulito quindi pulito regolarmente ogni 2/3 giorni e almeno una volta alla settimana sarebbe bene scuotere manualmente i turbolatori per tenere pulito il sistema evacuazioni fumi e mantenere efficiente lo scambio termico. In questo caso chi compra una caldaia a pellet deve tenere presente che gli dovrà dedicare un po’ del suo tempo libero. Chi non ha tempo è bene che si orienti su prodotti più costosi che offrono SISTEMI AUTOMATICI DI PULIZIA del braciere e degli scambiatori lato fumo e quindi l’utente ha il solo obbligo di svuotare il cassetto delle ceneri. I sistemi di pulizia del braciere non sono tutti efficaci allo stesso modo e alcuni sono anche particolarmente rumorosi, chiedete quindi al rivenditore garanzie sulla silenziosità del sistema.
- RENDIMENTO DI COMBUSTIONE: Il rendimento delle caldaie a pellet, anche quelle concettualmente più semplici ed economiche, sulla carta può spesso superare il 93-94%, questo dato però è puramente indicativo perché raggiunto solo in ben definite condizioni di funzionamento utilizzate durante le prove di certificazione. Da prove che ho svolto direttamente sul campo, il rendimento medio stagionale (che non viene mai dichiarato) può faticare ad arrivare al 60%, questo perché difficilmente si raggiungono i rendimenti dichiarati (in particolare per i modelli economici) e soprattutto ogni spegnimento e accensione della caldaia (periodi che durano svariati minuti) comportano un notevole spreco di energia.
Il controllo della fiamma inoltre, sui modelli più economici è basato solo su parametri impostati in fabbrica (velocità del ventilatore e giri della clochea) e quindi, dato che le variabili sono molte, la combustione può non essere ottimale come dovrebbe. I modelli più costosi utilizzano una SONDA LAMBDA (da sola vale oltre 1.000 euro) che da garanzia di assoluta precisione della combustione in quanto il controllo avviene costantemente e l’elettronica modifica i parametri di combustione continuamente. Il vantaggio è un reale aumento dell’efficienza stagionale, un perfetto adattamento alle diverse qualità di pellet, meno polveri sottili nell’aria e un residuo di ceneri ridotto al minimo. - AUTONOMIA: Quasi tutte le caldaie hanno un serbatoio integrato per il pellet, controllate l’autonomia del prodotto che vi propongono in modo da sapere ogni quanti giorni dovrete preoccuparvi della carica. Per aumentare l’autonomia cercate prodotti con serbatoi capienti, ce ne sono per tutti i gusti e di tutte le misure, l’unico limite è lo spazio che avete a disposizione.
RICORDATE CHE: Qualunque caldaia a pellet, anche la più costosa, per funzionare bene deve essere installata correttamente. Oltre a realizzare un sistema di evacuazione dei fumi e un collegamento con l’impianto a regola d’arte, bisogna sempre inserire un accumulo inerziale per garantire alla caldaia di funzionare a lungo limitando al minimo le deleterie accensioni e spegnimenti. L’accumulo termico, per garantire una adeguata inerzia, dovrebbe venire dimensionato in modo da avere almeno 25 litri per ogni kW installato, quindi anche la più piccola caldaia dovrebbe essere abbinata almeno ad un 300 litri.
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